S.O.S. DI SICUREZZA PER L’OPERATORE SANITARIO AI TEMPI DEL COVID19

S.O.S. DI SICUREZZA PER L’OPERATORE SANITARIO AI TEMPI DEL COVID19

Stare sul piedistallo, magari lo abbiamo desiderato tutti! Fa sempre un grande piacere vivere un momento di gloria. Ma, doverci stare per così tanto tempo . . . Eh NO! Questo non può più andar bene!

Si comincia ad avvertire le vertigini . . . ed anche il mal di mare con tutte quelle onde di sali e scendi che ti fanno sentire per un momento sicuro quando ti dicono he hanno trovato l’antidoto al male ed un secondo dopo, tutti a terra perché come al gioco dell’oca si torna indietro.

Come non sentire la nausea dopo aver ingurgitato notizie, le più disparate, le più contraddittorie. E magari qualcuno ti chiede “Tu come la pensi?”, visto che hai studiato e che in materia DOVRESTI saperne qualcosa.

Ma il “mostriciattolo” da sconfiggere è nuovo nel suo genere, non lo si conosce ancora a sufficienza.

La sua capacità di diffondersi ovunque e con rapidità mette a dura prova tutto ciò che hai studiato sui libri di Università, ai Master e corsi di aggiornamento…. ed in tanti anni di lavoro sul campo.

Oggi poi che devi dare soluzioni, ricette, prestazioni . . .  e devi sempre trovare “la pozione magica” . . . e a distanza.

Non puoi più visitare il tuo paziente, perché rischi di essere un veicolo di contagio. Ti mancano le tue mani, i tuoi occhi, le informazioni che arrivano solo attraverso i tuoi canali sensoriali per riuscire a cogliere tutte le razioni viscerali, fisiche e psicologiche necessarie per fare la diagnosi . . . Ti si chiede intanto soluzioni, ricette, prestazioni . . . qualche pozione magica magari, ovviamente sempre rigorosamente a distanza!

Eh si di fronte alla malattia e alla sofferenza non è facile a starci, per tutti, ANCHE PER TE. 

Ti arrivano addosso anche gli stati d’animo dei pazienti, che solo questi a volte fanno offuscare la vista! Ma questo spesso le persone non lo sanno, e a volte anche tu dimentichi di essere umano.

Dubbi, paure, preoccupazioni, tristezza fanno parte della tua cassetta degli attrezzi, ti dicono di cosa hai bisogno, pertanto non vanno giudicate negativamente ma riconosciute, accettate e condivise. Ciascuno al tuo posto proverebbe le stesse emozioni, anzi qualcuno sarebbe già scappato a gambe levate e invece tu resisti.

Si, ma non ti devi spezzare!

Ecco che allora ho pensato come poterti essere di aiuto attraverso dei suggerimenti che desidero darti perché ti stimo per quello che sei e per la Professione che hai scelto di vestire ogni giorno!

Grazie di cuore per quello che fate e buon lavoro!

Catia Fiorin

www.catiafiorin.it

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