“Cosa devo fare per amare il mio prossimo?” Chiese il discepolo al Maestro. Gli rispose: “Smetti di odiare te stesso.” (A. De Mello)
COSA E’ L’AUTOSTIMA
L’autostima è la valutazione che la persona dà di se stessa e riguarda la soddisfazione di sé, l’intima consapevolezza del proprio valore e la fiducia nella propria capacità.
Nella considerazione che ciascuno sviluppa si possono individuare:
- l’aspetto cognitivo: le opinioni su noi stessi e che possono riguardare l’aspetto fisico, le emozioni, la vita affettiva e sociale, la professione, la moralità
- l’aspetto emotivo: cosa proviamo verso noi stessi (affetto, indifferenza, ostilità)
- l’aspetto comportamentale: come ci comportiamo nei nostri riguardi (se ci rispettiamo, se soddisfiamo i nostri bisogni, se curiamo la nostra salute, ecc.)
DA DOVE ORIGINA L’AUTOSTIMA
Alcuni autori come ad esempio Alice W. Pope (1992), sostengono che la stima di sé origini dal confronto tra l’immagine che ciascuno ha di se stesso e l’immagine di ciò che si vorrebbe essere. In questo senso, tanto più il “come siamo” è lontano da il “come vorremmo essere” tanto più ci si sente come persone di minor valore e si prova insoddisfazione nei propri confronti.
Quindi, avere una buona autostima di sè è molto importante per permetterci di:
- apprezzare noi stessi volerci bene fare attenzione ai nostri bisogni, a ciò che davvero desideriamo
- comprendere e accettare le nostre emozioni, anche quelle negative
- avere una solida base per l’autorealizzazione, riconoscere i nostri limiti e le nostre mancanze, senza giudicarci negativamente ma provando a migliorarci
La società in cui viviamo e l’educazione che abbiamo ricevuto ci ha purtroppo obbligati a seguire una triste regola nei confronti di noi stessi e nelle relazioni affettive: la regola del “ti voglio bene se…“. Tutti noi ripercorrendo la nostra vita riusciamo a trovare frasi del tipo “Ti voglio bene se ti comporti bene”, “Ti voglio bene se fai il bravo bambino/o”,”Ti voglio bene se non commetti errori” e potremmo continuare a lungo.
Il ti voglio bene se… può anche non essere stato detto esplicitamente ma essere passato sotto forma di regole e insegnamenti diretti: “I bambini buoni/bravi rispettano le regole”, “Per essere una brava persona non devi commettere errori”, “I bravi bambini non fanno arrabbiare i genitori” e via dicendo.
Tutti questi insegnamenti e regole generano bassa autostima; molto raramente, ripercorrendo le nostre esperienze passate ma anche quelle attuali, sarà capitato di sentirci dire “Ti voglio bene per quello che sei“, una frase che indica amore incondizionato. Viviamo (e abbiamo vissuto) relazioni nelle quali i comportamenti positivi dell’altro ci sono spesso indifferenti. Siamo però pronti a puntare il dito nel momento in cui l’altro si comporta male, ponendo attenzione solo in queste occasioni.
PERCHÈ L’AUTOSTIMA È COSÌ IMPORTANTE?
Una buona autostima è la via di mezzo fra i due poli della bassa autostima, la sottovalutazione che porta a vedere solo i propri difetti, e un’autostima eccessiva, che porta a vedere solo i propri pregi.
Una bassa autostima (nel senso della sottovalutazione e della sopravvalutazione) comporta paure, fobie, difficoltà interpersonali, ansia e insicurezza, dipendenza dal giudizio altrui, depressione e mancata realizzazione delle potenzialità individuali. Le persone con bassa autostima si criticano continuamente per ogni minimo errore e/o imperfezione, sono troppo sensibili alle critiche e si offendono facilmente, temono il giudizio degli altri e quindi sono compiacenti pur di essere accettate oppure hanno bisogno di criticare e trovare sempre qualcosa che non va nelle persone e nelle situazioni, sono perfezioniste e di conseguenza (la perfezione non è di questo mondo!) sono sempre insoddisfatte di se stesse.
Avere una buona autostima significa, invece, apprezzare sè e gli altri, accettare limiti ed errori, nutrire affetto sincero nei propri confronti e porre attenzione ai propri bisogni. Solo così riusciremo ad agire come riteniamo giusto, vivendo nel presente, chiedendo aiuto se siamo in difficoltà,senza per questo sentirci inferiori. La persona che ha una buona autostima ritiene di avere valore per le persone care, non si fa manipolare, accetta e riconosce i sentimenti, sia positivi che negativi perchè sa che sono parte della natura umana, riesce a gioire di attività diverse perchè non è rigido, è sensibile ai sentimenti e ai bisogni degli altri e sa confrontarsi serenamente su posizioni diverse dalle sue cercando di migliorarsi. In definitiva, migliorare la propria autostima significa imparare a valutare e apprezzare, in noi stessi e negli altri, ciò che di positivo abbiamo; significa sapere che sbagliare è normale e possiamo migliorarci: significa amare noi stessi, comunque!